Elsa Fonda – La cresta sulla zampa

15,00  13,50 

 

Narrativa, autobiografia

Disponibile

Categoria:

Descrizione

Formato: cm 15×21
Pagine: 252
Rilegatura a filo di refe
ISBN: 9788898422678
(2022)

Prefazione di Livia de Savorgnani Zanmarchi

Mi pare un libro molto forte, poetico, doloroso e capace di andare inaspettatamente e dolorosamente in fondo alla verità – una verità che non è soltanto individuale, ma è allo stesso tempo individuale e collettiva, storica. La cosa che mi sembra più riuscita è quell’innesto di storia personale (personalissima, con una accentuata individualità) e storia corale di una comunità, di una gente, di una terra, che si protende addirittura in un passato lontano. In questo senso mi sembrano decisamente riusciti quegli incastri, per così dire, fra notizie storiche (che però non sono soltanto notizie, ma vengono praticamente rivivificate) e racconto personale. Splendida la pagina in cui si parla di riportare in vita le cose amate, quelle estati lunghe e giornate chiare, quei decisi tagli di luce e ombra, un passo bellissimo.
(Claudio Magris)

Memoria individuale e al tempo stesso collettiva, testimonianza di un periodo intenso, il libro restituisce ricordi in squarci improvvisi e taglienti. La scrittura, immediata e spontanea, impreziosita dal dialetto, è il luogo di un impegno etico. La protagonista, abbagliata dalla luce dell’incantevole Pirano, vive le infinite suggestioni che corrono sulle creste delle onde e sulle ali del vento. Ma quel magico paese natìo è disincantato dalla guerra e la cresta sulla zampa, simbolo di vanità aggressive, diventa metafora di universale disfacimento.