Giancarlo Lancellotti – Il pugnale votivo di Gabriele d’Annunzio

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Saggistica

Orazioni e messaggi fiumani (1921-1931)

Disponibile

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Descrizione

Formato: cm 17×24
Pagine: 380
Rilegatura a filo di refe
ISBN: 9788887678294
(2003)

Prefazione di Cristina Benussi

Tra i se e i ma con cui non si fa la storia ma si esercita la storiografia, c’è anche la vicenda del poeta soldato, principe dei salotti e duca di Fiume che nei primi anni Venti non pochi avrebbero voluto supremo duce d’Italia. Così non fu, ma la precisa ricerca filologica di Giancarlo Lancellotti ci riporta ora a quegli anni, quei mesi e a tratti quelle concitate ore in cui la poesia sembrò dissolversi per la seconda volta nell’azione: dopo Fiume, Roma? Dopo l’avventura militare, il governo civile? Tra il ’21 e il ’22 l’avrebbero voluto in molti: tutti gli arditi, parecchi sindacalisti, qualche fascista. Ma a tutti D’Annunzio rispose fidandosi più del poeta che del soldato, e perdendosi quindi in una trama politico-editoriale troppo complessa per rendere conto dell’animus convulso di quegli anni. Di storia, poesia e editoria si occupa l’indagine critica e filologica di Lancellotti, che sa ritrarre il poeta del Vittoriale sullo sfondo della lettera e dell’azione, ovvero a quel bivio tra strade identiche e opposte che facilmente confonde gli studiosi più scaltriti. Ma in questo caso il lettore può fidarsi: rigore e passione lo accompagneranno senza sbandamenti dal tumulto delle giornate sul Carnaro alla quiete memorialistica del Vittoriale, dal concitato carteggio per l’opera con cui D’Annunzio avrebbe dovuto “scendere in campo” alla nostalgica raccolta di scritti fiumani intitolata Il Pugnale votivo. Ed è proprio su questo testo che si chiude il libro perché oltre i se e i ma della storia ciò che resta, si sa, è la scrittura.

Il volume contiene integralmente il libro inedito di Gabriele d’Annunzio Il pugnale votivo come dalle bozze originali tra autore ed editore prima della messa in stampa che non è mai avvenuta e che ora vi proponiamo.

Giancarlo Lancellotti è nato e si è laureato a Trieste. dove ha conseguito il dottorato di ricerca in italianistica. Ha pubblicato studi sulle grandi Laudi di D’Annunzio, con particolare riferimento all’esoterismo orfico, all’intertestualità e agli strumenti metrici, nonché alle relazioni con l’estetismo fiorentino di fine Ottocento. Oltre a lavori sugli intellettuali triestini Attilio Tamaro e Mario Nordio, ha dedicato studi alla produzione culturale sorta nell’ambito dell’ebraismo giuliano, di cui continua a occuparsi attivamente.