Descrizione
Formato: cm 15×21
Pagine: 104
Rilegatura a filo di refe
ISBN: 9788898422753
(2022)
È ancora viva l’eco del Tempo fermo – la silloge pubblicata nel 2020 – e i riverberi concettuali di quel volumetto si combinano e dialogano con quelli della nuova raccolta, Nostalgie di futuro. La gamma tematica ha una serie notevole di rimandi, riflessi, riprese, come testimonia quest’opera dove il ricordo è ancora il perno generatore di ogni slancio verso le focalizzazioni del “già visto”, la ricerca delle sfumature capaci di sorprendere, le connessioni logiche tra il mondo di ieri e quello attuale. Il titolo contiene il segnale indicatore di un movimento concettuale dal passato al tempo venturo come se, andando a ritroso nei dettagli delle stagioni pregresse, Roberto Coccolo trovasse abbozzi di preludio all’avvenire. Per l’autore triestino il prelievo memoriale è sempre l’ambito in cui si nutrono a pieno anche le aspirazioni per giorni che hanno corrispondenze positive con il mondo dei desideri.
(Dalla Prefazione di Enzo Santese)
Roberto Coccolo nasce e vive a Trieste. Laureato in Lettere Moderne, per più di trent’anni ha insegnato Lingua e Letteratura Italiana e Latina in un liceo cittadino. Nel 1980 esce una sua raccolta di recensioni Raccontare un film (ed. Concordia Sette, Pordenone). Nel 2015 vince la XIII Edizione del Premio Letterario Golfo di Trieste, sezione poesia inedita, con Inverno in Istria. Aderisce a progetti collettivi, convinto dell’esigenza di condividere esperienze ed emozioni con altri autori. Pubblica, per i tipi della Hammerle Editori, le sillogi Ritagli di cielo (2016, prefazione di Fulvio Senardi), I giorni ritrovati (2018, prefazione di Silva Bon), Breve infinito (2019, prefazione di Silva Bon), Il tempo fermo (2020, prefazione di Enzo Santese).